Il bilancio finale dell'Adamello Ski Raid 2023
L’edizione 2023 dell’Adamello Ski Raid, che si è svolta lo scorso fine settimana, è stata sicuramente la più difficile per il Comitato Organizzatore diretto da Alessandro Mottinelli. La più prestigiosa, perché valeva quale Campionato del mondo long distance team, oltre che prova del circuito internazionale La Grande Course, ma emotivamente la più triste per quello che è successo in quota all’atleta Omar Ferrero. Tutti i concorrenti, lo staff organizzativo e la grande famiglia dello skialp si stringono attorno alla moglie, alla figlia e ai suoi famigliari.
La competizione è stata complicata da organizzare, nel lungo avvicinamento, per le condizioni di scarso innevamento presenti persino in quota, che hanno costretto gli organizzatori a tracciare il percorso definitivo solo pochi giorni prima dello start. Come tradizione di questo territorio, patria indiscussa dello skialp italiano e internazionale, ne è comunque uscito un itinerario tecnicamente completo, apprezzato da tutti i partecipanti, provenienti da ben 19 nazioni, con uno sviluppo di 39 km, un dislivello positivo di 3.115 metri e negativo di 3.455, con 12 cambi assetto, 4 salite, 4 discese, 4 tratti a piedi dei quali 2 in salita. Una competizione molto impegnativa, vinta della coppia italiana, altro motivo di soddisfazione, formata da Matteo Eydallin e Robert Antonioli.
«Siamo riusciti – racconta il presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Mottinelli – a disegnare un percorso all’altezza della validità di Campionato del mondo. E il merito va sicuramente a tutto lo staff del nostro sodalizio, a tutti i tecnici volontari, ai sanitari, al soccorso alpino e alle guide alpine che hanno presidiato il percorso, garantendo la regolarità agonistica e la sicurezza in quota, soprattutto nella parte alpinistica di Cresta Croce. Più di 230 professionisti della montagna, che, con grande passione e competenza, si sono messi a disposizione per garantire una manifestazione di alto livello. A tutti loro un grande grazie».
Da evidenziare l’attenzione per l'impatto ambientale dell'evento. Tutto il personale ha rispettato le regole che un territorio complesso come quello dell’Adamello e delle sue vette richiede, e che ha visto già nel pomeriggio, una volta terminata la gara, la rimozione di tutto il materiale utilizzato per la segnaletica del percorso, in particolar modo sul Pian di Neve.
Per l’Adamello Ski Team e per il comprensorio Pontedilegno – Tonale va dunque in archivio un inverno dal punto di vista organizzativo molto impegnativo e soddisfacente, che ha visto la messa in cantiere sia della tappa di Coppa del Mondo Skialp di dicembre, sia dell’Adamello Ski Raid. «Ora ci riposiamo e poi programmeremo la prossima stagione. La gara lunga ha una cadenza biennale e quindi la prossima primavera non si disputerà. Analizzeremo a breve i programmi futuri, con la priorità di mantenere il ruolo di centro nevralgico per il mondo dello skialp, come abbiamo sempre fatto nella nostra storia».