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Campionati Italiani Skialp

Le interviste dei protagonisti della gara Vertical

Robert Antonioli, campione italiano senior, esce da un fine settimana strepitoso. «Probabilmente il Passo Tonale mi porta bene – dice l’atleta valtellinese – perché proprio qui sei anni fa ho conquistato i tre titoli italiani come avvenuto questa volta. Il fatto di aver affrontato la staffetta di sabato sera da ultimo frazionista, entrando in scena quando i miei compagni avevano già conquistato un bel vantaggio, mi ha dato la possibilità di gestire le energie in vista della vertical. Sto aumentando i carichi di lavoro per diventare più competitivo in salita e il lavoro sta dando buoni frutti, ora pensiamo alla Coppa del Mondo».
Il secondo classificato, Michele Boscacci, ci ha creduto quasi fino alla fine. «Fino a quando non ho visto lo striscione del traguardo ho confidato di potercela fare – spiega – perché Robert era dietro di me e Oberbacher, ma nell’ultimo pezzo lui ha cambiato marcia, ci ha raggiunto e a quel punto ho capito che sarebbe finita in voltata e quindi avrei avuto poche chance di spuntarla. Sono comunque soddisfatto della mia tre giorni, anche perché mi sento bene. Quest’anno vorrei arrivare al massimo della forma un po’ più avanti».
Alex Oberbacher, terzo classificato, è decisamente soddisfatto. «Mi sentivo molto bene questa mattina e mi sono imposto fin da subito di cercare di tenere il ritmo di Boscacci, cosa che sono riuscito a fare quasi fino all fine. Si tratta di un terzo posto assoluto che mi dà una bella carica».
Ilaria Veronese, vincitrice della gara senior, ha fatto capire che nel panorama azzurro non si sono solo le sci alpiniste dell'Esercito: «Ho disputato un bel Vertical e sono davvero soddisfatta. Sono partita decisa ed ho tenuto sempre un buon ritmo».
Per il primattore fra gli Under-23, Andrea Prandi, questa è una vittoria che vale tantissimo. «Per me si tratta di un successo importantissimo, perché sono tornato alle gare dopo aver sconfitto una malattia infida. - dice - Più ancora dell’oro fra i giovani mi fa particolarmente piacere il quinto posto assoluto. La stagione è iniziata alla grande, speriamo possa continuare così».
Giulia Murada, a sua volta vincitrice fra le Under-23, non esulta. «Non sono soddisfatta della mia prova, puntavo a un piazzamento migliore nella classifica assoluta, ma le gambe non giravano come avrei sperato. Adesso pensiamo solo alla Coppa del Mondo».
Giorgia Felicetti, seconda, chiude con il sorriso i suoi Italiani. «Oggi è andata bene, ne avevo bisogno perché nelle prime due giornate non era stato così. Sono partita con il mio ritmo, che sono riuscita e tenere fino al traguardo, da metà percorso Giulia si è staccata e o pensato ad amministrare la situazione».
Luca Vanotti, neo campione italiano Cadetti afferma: «Sono partito deciso, ho preso subito la testa del gruppo e sono rimasto molto concentrato, cercando di tenere un ritmo costante. Questo mi ha permesso di guadagnare un discreto vantaggio sul secondo e vincere un bel tricolore».
Noemi Junod, neo campionessa italiana tra le Cadette, abbraccia la mamma, Gloriana Pellissier indimenticata campionessa e papà. Buon sangue non mente? «Speriamo. - risponde - Sono molto contenta per questo titolo tricolore e sono contenta perché sono venuti dalla Val d'Aosta i miei genitori. Mi hanno fatto un regalo ed io spero di averli ricambiati».
Samantha Bertolina è stata di parola. Ci avevi detto che puntavi al tris ed è arrivato puntuale anche il tricolore junior... «Sì, volevo anche il Vertical e ci sono riuscita. Mi sono preparata bene e avevo in corpo una bella carica dopo i successi nella sprint e nella staffetta, ma sapevo anche che non potevo rilassarmi, perché la Moreschini e la Berra sono forti».
Matteo Sostizzo tricolore junior, racconta. «Abbiamo chiuso con uno sprint, che mi ha visto arrivare davanti a tutti, è andata bene. Ho disputato metà della gara davanti, poi poco dopo la metà Luca si è fatto sotto e mi ha impegnato, è stata una bella battaglia».
Il presidente del comitato organizzatore, Alessandro Mottinelli, traccia un primo bilancio di questi Campionati Italiani: «Sono state tre belle giornate di sport, accompagnate da un clima e da una neve ideali, anche se fino a pochi giorni prima dello start la situazione appariva molto più problematica. Ci siamo gettati in questa avventura con entusiasmo e abbiamo scoperto il fascino delle gare brevi, visto che noi siamo abituati a organizzare competizioni molto diverse, come l’Adamello Ski Raid. La nostra speranza, ora, è che lo sci alpinismo entri finalmente a fare parte delle discipline inserite nel calendario delle Olimpiadi invernali, perché lo merita. Se accadrà nel 2026 noi siamo pronti per dare il nostro contributo in termini organizzativi».

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