Le interviste con i protagonisti dell'edizione 2023
Ecco le impressioni raccolte a fine gara con i protagonisti dell'ottavo Adamello Ski Raid, valido come prova di campionato del mondo long distance team:
Matteo Eydallin: «Conosco molto bene le insidie dell’Adamello Ski Raid, una gara lunga e impegnativa con un dislivello importante, dove è necessario gestire il proprio fisico. La mia esperienza e le due vittorie già ottenute su questo tracciato nel 2015 e nel 2017 ci hanno suggerito di partire con calma, cercando un ritmo regolare il più possibile. Nella salita di Cresta Croce ci siamo trovati assieme alle due squadre francesi ed abbiamo aumentato la cadenza riuscendo a staccarle, e forzando anche nell’ultima ascesa. Poi in discesa abbiamo gestito il vantaggio».
Robert Antonioli: «Sono proprio contento per questo titolo mondiale e per la prima vittoria all’Adamello Ski Raid. È stata una gara durissima e sono felice per il modo in cui sono riuscito a gestirmi, grazie soprattutto all’esperienza di Matteo, che ha dettato il ritmo, soprattutto nell’ultima salita in cui mi ha spronato senza sosta. In discesa ho anche avuto un piccolo infortunio ad un dito di una mano, cadendo, ma non è stato nulla di grave. Una discesa fino al traguardo interminabile, ma la vittoria fa passare tutte le fatiche».
Axelle Mollaret: «L’Adamello Ski Raid è stata la gara più lunga e difficile della stagione, nel gestire le energie. Siamo partite subito forte con Emily, perché la coppia italiana De Silvestro e Murada era particolarmente temibile. Poi si sono ritirate, ma non è stata comunque una passeggiata, soprattutto dopo una stagione intensa dal punto di vista agonistico. È la mia seconda vittoria in questa gara e non posso che essere felice».
Emily Harrop: «Sono davvero contenta per questo successo e per il titolo mondiale alla mia prima partecipazione all’Adamello Ski Raid. Una competizione lunga e complicata, che abbiamo cercato di affrontare gestendo le energie il meglio possibile e ci siamo riuscite. Sono stanca, ma particolarmente soddisfatta e voglio fare i complimenti all’organizzazione per aver allestito un percorso di alta qualità nonostante la poca neve in bassa quota».
Federico Nicolini: «Siamo stati con le prime tre squadre fino a metà gara, poi non siamo riusciti a mantenere il loro ritmo e ci siamo gestiti. Sarebbe stato bello conquistare un posto sul podio, ma davanti a noi sono andati più forte. Soddisfatto per la prestazione».
Alex Oberbacher: «Con Federico abbiamo fatto un’ottima gara, un ottimo compagno di viaggio, che voglio ringraziare. Il percorso è molto impegnativo, ma spettacolare. Gran bella gara».
Giulia Compagnoni: «Centrare una medaglia ad un campionato mondiale è un sogno. Non si sono mai riuscita, perché accadeva sempre qualcosa di storto, oggi siamo state fantastiche con Ilaria in una gara durissima. Stavo bene, come del resto in tutta la stagione».
Ilaria Veronese: «Devo ringraziare Giulia per il suo continuo contributo in gara. Non è facile gestirsi su un tracciato così lungo e mi sono espressa bene pure in discesa. Felicissima».